Articolo pubblicato su superando.it – 18/01/2021

«Finalmente anche in Italia si parla di terapie digitali – ha dichiarato Daniela Mariani Cerati, del Comitato Scientifico dell’Associazione ANGSA – che permettono di affrontare malattie complesse come l’autismo attraverso modifiche dei comportamenti disfunzionali, in un modo che non potrebbero fare le molecole chimiche o biologiche e senza gli effetti collaterali di queste ultime». E domani, 19 gennaio, un seminario in rete ruoterà sulla presentazione del volume “Terapie digitali, un’opportunità per l’Italia”, con la partecipazione dei vari esperti che ad esso hanno contribuito

Sperimentazione di terapie digitali per il disturbo dello spettro autistico

Durante un seminario svoltosi nel dicembre scorso, con il titolo Terapie digitali, un’opzione terapeutica per le persone con disturbi dello spettro autistico?Daniela Mariani Cerati, medico specialista e responsabile della Segreteria del Comitato Scientifico dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo), ha ricordato che nel 2019 l’FDA (Food and Drug Administration), l’Ente Regolatore della Sanità degli Stati Uniti, ha approvato la prima terapia digitale per il trattamento dell’ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) e che la stessa Società che lo ha sviluppato ha avviato anche la fase 3 di un candidato Digital Therapeutics rivolto ai disturbi dello spettro autistico. «Si tratta di terapie – ha sottolineato per l’occasione Mariani Cerati – che permettono di trattare molte malattie complesse come l’autismo attraverso modifiche dei comportamenti disfunzionali, in un modo che non potrebbero fare le molecole chimiche o biologiche e senza gli effetti collaterali di queste ultime».
«Finalmente anche in Italia – commenta Carlo Hanau, già docente di Programmazione e Organizzazione dei Servizi Sociali e Sanitari all’Università di Modena e Reggio Emilia e all’Università di Bologna – si comincia a parlare di queste terapie, che stanno affermandosi nel mondo perché prive di effetti collaterali permanenti, come invece tanti psicofarmaci, e interessanti anche perché economiche».

Durante l’incontro di dicembre, Giuseppe Recchia, vicepresidente della Fondazione Smith Kline e amministratore delegato della Società daVinci Digital Therapeutics, ha spiegato che «vi sono applicazioni a malattie quali depressione, schizofrenia, diabete, abuso di sostanze, insonnia, autismo. Sono trattamenti che permettono di affrontare malattie complesse attraverso modifiche dei comportamenti disfunzionali delle persone, ma per poter trarne tutto il beneficio che possono offrire, è necessario aggiornare la nostra stessa concezione di ciò che significa una medicina, sia da parte dei cittadini che dei professionisti sanitari e delle istituzioni».
Già nel 2013, del resto, «Nature», una delle riviste scientifiche più importanti al mondo, aveva pubblicato uno studio che dimostrava come un videogioco fosse una sorta di «tonico per il cervello».

Ora, a distanza di un mese da quell’incontro, è in programma per il pomeriggio di domani, 19 gennaio (ore 16-17.30), la presentazione del volume Terapie digitali, un’opportunità per l’Italia, nel corso del seminario in rete (webinar) sul tema Frontiers Health Deep Dive, promosso dalla Società daVinci Digital Therapeutics, dalla FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti) e da Healthware.
Diviso in tredici capitoli realizzati da quaranta tra i maggiori esperti italiani del settore, che tra il mese di luglio del 2019 e l’ottobre del 2020 hanno partecipato al progetto di Fondazione Smith Kline Terapie Digitali per l’Italia – #DTxITA, il volume che verrà presentato domani contiene tutte le indicazioni e le raccomandazioni raccolte in questo àmbito, rappresentando il primo passo per introdurre la nuova classe delle terapie digitali nella pratica medica e aggiornare i percorsi di diagnosi e cura di alcune disabilità e malattie croniche nel sistema sanitario italiano.
«L’Italia – sottolinea Hanau – non deve restare indietro in questo nuovo settore della medicina, dove gli interventi devono essere sottoposti a una severa prova di efficacia per poter ottenere l’approvazione dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), prima di essere prescritti dal medico e forniti dal Servizio Sanitario Nazionale come LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). A tal proposito, l’evento di domani rappresenterà la prima occasione nella quale questa nuova classe di interventi medici, quali sono appunto le terapie digitali, verranno sottoposte alla valutazione di esperti della medicina, della sanità e della società civile con l’obiettivo di governare la loro introduzione nella pratica medica del Paese».

Moderato da Luigi Pavia di Frontiers Health, il webinar sarà introdotto da Elio Borgonovi del CERGAS di Milano (Bocconi School of Management) e della Fondazione Smith Kline, Dario Manfellotto dell’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina di Roma, Roberto Ascione di Healthware Group e Giuseppe Recchia della Fondazione Smith Kline e di daVinci Digital Therapeutics.
Saranno poi i singoli Autori a presentare i rispettivi argomenti trattati, con Alice Ravizza di Use-Me-D (Come affrontare gli aspetti regolatori per le terapie digitali e Validazione tecnica delle terapie digitali); Angelo Spognardi del Dipartimento di Informatica dell’Università La Sapienza di Roma e Silvia Stefanelli dello Studio Legale Stefanelli & Stefanelli (Privacy e cybersecurity nell’ambito delle terapie digitali); Eugenio Santoro del Laboratorio di Informatica Medica dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano (Come valutare le terapie digitali dal punto di vista clinico); Gianluca Trifirò del Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica dell’Università di Verona e della SIF (Società Italiana di Farmacologia) (Terapie digitali come farmaci?); Elisabetta Ravot di Healthware Group (Modalità di accesso / rimborsabilità per le terapie digitali già attive in altri sistemi sanitari); Nello Martini della Fondazione ReS (Ricerca e Salute) (Terapie digitali, HTA e rimborso in Italia); Paolo Barbanti della Società Pharma & Biotech Advisors (Terapie digitali, mercato e imprese); Sebastiano Filetti della School of Health dell’Unitelma (università Telematica) della Sapienza di Roma (Condizioni organizzative abilitanti per le terapie digitali in Italia); Sabrina Grigolo dell’Accademia del Paziente Esperto EUPATI ONLUS (Il paziente, la sanità digitale e le terapie digitali); Ovidio Brignoli della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie) (Terapie digitali in medicina generale); Filippo Pieralli della Medicina Interna ad Alta Intensità all’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze (Sanità digitale); Gualberto Gussoni della FADOI ((Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), (Take Home Messages). (S.B.)

La prenotazione per la partecipazione gratuita al webinar di domani, 19 gennaio, e l’intero volume scaricabile gratuitamente sono ottenibili tramite questo link. A quest’altro link è disponibile invece un’ampia sintesi del seminario di dicembre, citato anch’esso nella presente nota (a questo link le videoregistrazioni dello stesso).

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