
Il bullismo è un male moderno? Sinceramente non credo: è sempre esistito. Oggi, però, i genitori dialogano maggiormente con i figli, rispetto a ieri quando di tempo per il dialogo ce n’era davvero poco, e cercano di intervenire se hanno anche il solo sospetto di bullismo nella vita dei loro figli.
Il bullismo ha un’età media? Mi verrebbe da rispondere di sì: si sviluppa più o meno nella preadolescenza, quando la necessità di diventare individuo singolo, di staccarsi nettamente dalla famiglia, si fa prepotente e la prepotenza è l’unica forma di dialogo che il bullo conosce. Eppure, leggendo libri e cronache pare non sia così: il bullismo si manifesta anche molto prima, fin dalla primaria. E c’è addirittura chi parla di fenomeni registrati all’asilo. Possibile? Se da un lato, a mio avviso, fatichiamo a vedere la differenza tra un sano (e sacrosanto) litigio, dall’altro tendiamo a considerare tutti vittime e nessuno bullo. Eppure, paure dei genitori a parte, il bullismo è parte di questa realtà.
Personalmente credo che iniziare a parlarne sia un bene, ma dobbiamo ricordare, noi adulti, che anche il bullo è un bambino che ha bisogno di attenzioni. Il suo essere bullo è la manifestazione di un disagio.
Per i più piccoli la letteratura ci viene sicuramente in aiuto, per capire il bullismo, difenderci e allontanarlo. A volte, anche, per fare amicizia con i bulli.