2020-01-17
Articolo di Cecilia Greco pubblicato su lab.gedidigital.it
Non è una malattia. È una condizione che riguarda il sistema nervoso. Chi ha questa sindrome percepisce il mondo ed elabora le informazioni in modo diverso rispetto alla maggior parte delle persone. Questo porta ad avere comportamenti differenti, sul piano degli interessi e delle relazioni sociali.
La sindrome di Asperger è una condizione all’interno dello Spettro Autistico. Questo vuol dire che ci sono diverse possibili combinazioni di caratteristiche, abilità e difficoltà, proprio come i colori dello spettro di luce. Le persone con sindrome di Asperger non presentano deficit cognitivo. Hanno invece spesso un quoziente intellettivo superiore alla norma.
In alcuni casi si osservano alcune anomalie nel primo anno di vita, ma le manifestazioni diventano più evidenti con l’ingresso in comunità. Dall’asilo nido in poi, durante la scuola materna o elementare, cioè quando sono attese alcune competenze sociali che il bambino con sindrome di Asperger non dimostra, a differenza dei suoi compagni.
La gamma di manifestazioni è molto ampia. Le persone con sindrome di Asperger possono presentare disturbi fisici (come problemi gastrointestinali, cefalea e allergia) spesso sottostimati. Sul piano psicologico, il benessere della persona è fortemente condizionato dall’atteggiamento del contesto circostante.
Le funzioni cognitive possono essere coinvolte, con conseguente variabilità nella difficoltà di comprendere e organizzare le risposte agli stimoli. Bisogna partire dal presupposto che vivere in un mondo basato su un codice differente porta a stare all’erta, quindi l’atteggiamento di critica o accoglienza da parte degli altri genererà rispettivamente ansia o tranquillità. Gli aspetti sensoriali, cioè la percezione del mondo attraverso i canali degli organi di senso, possono incidere fortemente sul benessere di una persona con la sindrome di Asperger.
Le sorprendenti capacità analitiche della mente di alcune persone con autismo, la capacità di “vedere” percorsi nella regolarità delle regole matematiche, hanno portato a risultati eccellenti in alcune persone autistiche, che hanno contribuito in modo rilevante all’attuale sapere scientifico. Ma in realtà si tratta di una caratteristica che riguarda una piccola minoranza di persone nello Spettro Autistico.
Hanno difficoltà nella comunicazione verbale, ad associare le parole alle immagini e a decodificare frasi non chiare e precise. Come a capire l’ironia e andare oltre il senso letterale delle parole.
Hanno bisogno di un ambiente strutturato e molto prevedibile. Possono presentare delle stereotipie, cioè dei movimenti ripetitivi che mettono in atto nei momenti di difficoltà, e, spesso, sentono la necessità di serializzare le azioni: una alla volta.
Sono ipersersensoriali e ipersensibili a stimoli ed esperienze: sentono e vedono troppo. Hanno difficoltà a riconoscere ciò che non vedono, come le emozioni. Sono monosettoriali cioè concentrati e abilissimi in un’area specifica.